5 Curiosità Mondiali

Dopo un mese entusiasmante, ricco di partite e colpi di scena, si è concluso domenica con la vittoria della Francia questo emozionante, quanto strambo, campionato mondiale di calcio.

Che tu sia sportivo, tifoso accanito o un semplice occasionale, di sicuro avrai seguito le vicende singolari di questo torneo con T maiuscola; la mancata qualificazione della nostra Nazionale, la sconfitta di big come Spagna e Germania e l’inaspettato arrivo in finale della Croazia sono solo alcuni degli avvenimenti che lo hanno reso davvero speciale.

Al di la del calcio, però, i mondiali rappresentano un evento che, grazie alla sua risonanza, è in grado di accendere i riflettori su situazioni, vicende e nazioni che normalmente passano inosservate; ed è proprio per questo che abbiamo deciso di raccogliere alcune simpatiche curiosità in pillole su questo Mondiale Russia 2018!

 

1. Il paese più grande del mondo

 

Partiamo con qualche informazione sulla nazione ospitante, una vera e propria miniera di record.

– Con i suoi 9 fusi orari (fino al 2010 erano addirittura 11!) e un’estensione di 17.075.400 di Km2, la Russia è la nazione più grande e l’ottavo paese più ricco del mondo, grazie alle enormi riserve di gas naturale e petrolio che possiede.

– La Russia è anche uno dei paesi con le temperature più basse mai registrate in centri abitati: la più bassa risale al 1926, quando ad Ojmjakon si sono toccati i -71 gradi.

– Oltre al Russo si parlano altre 27 lingue, ufficiali solo in alcune zone.

– Il Lago Baikal, con un estensione di circa 23.000 Km2, è il più antico e più profondo lago del mondo (1.637 metri) e rappresenta circa il 22% delle riserve di acqua dolce del mondo.

– La metropolitana di San Pietroburgo è la più profonda del mondo (100 m sotto il livello del suolo).

– La Ferrovia Transiberiana, che si estende per quasi tutta la larghezza del paese (9.200 Km), è la più lunga al mondo e, per percorrerla tutta, ci si impiegano 152 ore e 27 minuti senza soste.

– Mosca è la città che ospita più miliardari al mondo (74, 3 in più di New York!).

 

2. Il passaporto del tifoso

 

Questa splendida Nazione, ricca di paesaggi diversificati e città bellissime, necessita normalmente di un visto per essere visitata.  Durante il mese dei mondiali, ovvero dal 14 giugno al 15 luglio con permanenza sul territorio dal 4 giugno fino al 25 luglio, però, i tifosi stranieri potevano entrare in Russia con il passaporto del tifoso.

Questo speciale documento plastificato, con foto e generalità del possessore, poteva essere richiesto solo dopo aver acquistato un biglietto per una delle partite e permetteva, non solo di evitare tutta la procedura di richiesta del visto, ma anche di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici!

 

3. Russia o coca-cola

 

L’arbitro della finale Néstor Pitana, a pochi minuti dal fischio di inizio più atteso, al posto del classico “Palla o campo”, ovvero “testa o croce”, ha chiesto ai due capitani “Russia o Coca Cola?”, ovviamente seguito dal suo abituale incoraggiamento “Living football! Living football! (vivete il calcio, vivete il calcio)”.

La formula, già utilizzata dallo stesso Pitana durante la prima sfida della Coppa del Mondo tra Russia e Arabia Saudita e durante i quarti tra Francia e Uruguay ha un’origine curiosa: la moneta messa a disposizione dei direttori di gara.

Su un lato di essa, infatti, erano impresse immagini del Paese ospitante (lato Russia), mentre sull’altro, c’era il marchio di uno dei principali sponsor del torneo (la Coca Cola).

Il capitano e portiere della Francia, Lloris, ha scelto per primo e sempre il lato “Coca Cola”’ in entrambe le partite che lo hanno visto in campo assieme all’arbitro Pitana!

4. Il più giovane e il più vecchio

 

Il più giovane a questo mondiale è stato Daniel Arzani, nato in Iran ma emigrato a soli 7 anni in Australia. Nato il 4 gennaio 1999, ha esordito a soli 19 anni con la maglia australiana ed ha trovato addirittura il gol contro l’Ungheria, entrando a 16 minuti dalla fine.

Con 26 anni di più, Essam El Hadary, portiere egiziano, non è solo il più vecchio di Russia 2018, ma anche il calciatore più vecchio ad aver mai disputato un Mondiale. Nato il 15 gennaio 1973, di anni ne ha 45 e ha militato per quasi tutta la sua carriera calcistica nel campionato egiziano, vincendo anche per 4 volte la Coppa d’Africa.

 

5. Nazionalità da “natio” (ma anche no)

 

Il termine nazionale deriva dal sostantivo latino “natio”, che proviene dal verbo “nasci”: “nascere”. Durante questo mondiale, però, è stato possibile notare come in realtà non basti più la nascita a definire l’appartenenza di una persona.

Molti giocatori hanno deciso di giocare per la Nazione che li ha “accolti”: basti pensare al Portogallo o al Marocco, dove rispettivamente sette e diciassette dei giocatori in rosa sono nati all’estero; o, ancora, alla nazionale svizzera, dove giocano tre camerunensi, un capoverdiano, un congolese, un ivoriano, due albanesi, due bosniaci, un kossovaro e un croato.

Dall’altro lato, invece, c’è chi, ha deciso di rappresentare la nazione in cui è nato; come per esempio Ricardo Rodríguez, nato a Zurigo da padre spagnolo e madre cilena o Adnan Januzaj, nato in Belgio da genitori kosovari.

 

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