Cosa dovrebbero sapere manager e direttori di eCommerce ai tempi del Coronavirus
Articolo tradotto di Tom Karwarka “What eCommerce Managers and Directors should know in the time of Coronavirus”, pubblicato il 13/03/2020 in Divante.com.
Con ogni probabilità hai già sentito che l’e-commerce crescerà significativamente per via del COVID-19. Probabilmente sarai anche d’accordo nel dire che questa affermazione è piuttosto generica e necessita di alcuni chiarimenti.
Ho letto innumerevoli articoli riguardanti ciò che sta accadendo durante le ultime settimane nel mondo dell’e-commerce in Cina, Italia e Stati Uniti e vorrei condividere in un unico posto i casi di studio più rilevanti a riguardo. Li porrò all’interno di un contesto in modo da aiutare i manager di e-commerce ad essere più preparati o a reagire all’attuale situazione globale.
È già successo prima
Prima di approfondire nel dettaglio il discorso del Coronavirus è bene riconoscere che l’e-commerce esisteva anche prima. Alibaba e JD.com sono entrambi cresciuti significativamente durante la crisi del 2002 e 2003 dovuta alla SARS.
Abitudini in evoluzione
Per evitare di andare nei negozi, dove c’è un più alto rischio di contrarre l’infezione e una potenziale carenza di merci sugli scaffali, i clienti optano per gli acquisti online con tempi di consegna più lunghi.
“Le persone si stanno lentamente spostando dal commercio offline agli acquisti online e quest’abitudine persisterà anche dopo l’epidemia.”
“Questo avrà un impatto molto positivo sull’intera industria dell’e-commerce.”
Zhong Zhenshan, Vice-president of emerging technology research, IDC.
Spesa online
La spesa online ha visto una rapida diffusione durante l’epidemia. In Cina l’azienda di servizi locali on-demand Meituan Dianping ha affermato che la vendita di prodotti alimentari crudi come verdura, carne e pesce è triplicata. Anche Ele.me, parte del Gruppo Alibaba, ha visto le vendite di alimentari duplicate e JD Daojia ha dichiarato che le vendite sono quasi quadruplicate.
Si possono già vedere i primi segni della stessa tendenza negli Stati Uniti. Pradeep Elankumaran, CEO del commercio online di alimentari Farmstead, ha rivelato al Retail Dive che in una sola settimana il volume delle consegne è salito di più del 30% rispetto ai livelli abituali.
Cibo
Master Kong – un produttore di instant noodle e bevande – ha spostato il suo focus dai tradizionali canali di vendita offline a omnichannel, eCommerce e negozi più piccoli. Tracciando i piani di riapertura del commercio al dettaglio, è stato anche in grado di adattare la sua filiera produttiva. Di conseguenza la filiera si è ripresa di più del 50% dopo solo poche settimane dall’inizio dell’epidemia e Master Kong è stato in grado di fornire il 60% dei negozi che hanno riaperto durante questo periodo – tre volte in più rispetto alla concorrenza.
Altre aziende in ambito alimentare stanno diversificando le attività o reindirizzando il budget reagendo alla crisi. La filiale cinese di un produttore internazionale di dolciumi ha usato la crisi come stimolo per accelerare la trasformazione digitale preesistente. Hanno cancellato le attività di marketing tradizionale per il giorno di S. Valentino e hanno investito tutte le risorse nel digital marketing.
Alcuni ristoranti stanno offrendo piatti semilavorati per i clienti che vogliono sfruttare il tempo in casa cucinando.
Consegna
In Cina la rete di consegne per alimentari è cresciuta durante la crisi. Ci sono milioni di ristoranti operativi, ma impossibilitati a far entrare la gente – ciò fa sì che la consegna sia l’unica opzione per generare entrate.
La consegna non è sempre uno sviluppo inequivocabile durante una crisi. L’attuale arresto dell’Italia nella sua totalità ha costretto i brand a reagire e trovare soluzioni attuabili. I corrieri non possono recapitare le spedizioni nelle città in quarantena, così le aziende stanno implementando i sistemi che verificano la possibilità di portare a termine la consegna. Hanno anche incrementato la presenza dello staff presso i centri di assistenza per supportare i clienti nella ricezione di informazioni in un momento così complicato.
Collaboratori flessibili
In Cina le catene di hotel, ristoranti e cinema – che stanno vivendo un calo massivo dell’afflusso di clienti o la chiusura forzata – hanno condiviso i loro collaboratori con Hema (un commercio di alimentari esclusivamente online di proprietà di Alibaba) che aveva urgente bisogno di manodopera per i servizi di consegna. Altre attività omnichannel tra cui Ele, Meituan e JD’s 7Fresh hanno seguito l’esempio chiedendo in prestito collaboratori ai ristoranti.
Cosmetica
L’azienda cinese di cosmetici Lin Qingxuan è stata costretta a chiudere il 40% dei suoi negozi durante l’epidemia. Trasformando tutti i beauty advisor di quei punti vendita in online influencer hanno raggiunto il 200% di crescita rispetto all’anno precedente.
Interessante è anche l’andamento del settore cosmesi in Italia, che abbiamo approfondito in questo articolo.
Moda e abbigliamento
Cosmo Lady, la più grande azienda di biancheria intima e lingerie in Cina, ha spostato il suo focus sulla vendita in WeChat. Hanno ingaggiato tutti i collaboratori creando una classifica di vendite per singolo collaboratore, includendo anche il CEO!
Il business del lusso
Les Petits Joueurs, un produttore italiano di borse e scarpe di lusso, sta avviando uno showroom virtuale con opzioni di realtà aumentata (AR) per provare ogni prodotto. Solamente negli ultimi giorni hanno osservato una crescita delle vendite online grazie a questa innovazione.
Assicurazione
Ant Financial (precedentemente conosciuto come Alipay) ha aggiunto ai suoi prodotti una copertura extra gratuita in relazione al Coronavirus.
Sanità
JD Health ha lanciato dei servizi online di consulenza gratuita con dei medici e ha anche ideato un’applicazione per aiutare i pazienti con patologie croniche a mantenere una fruizione regolare delle medicine.
Alibaba ha ideato una piattaforma sourcing B2B che colleghi i venditori con gli ospedali e il governo locale. Hanno anche dichiarato che consegneranno ogni prodotto presente sulla piattaforma agli ospedali che ne hanno bisogno, ovunque essi siano.
Direzione strategica per gli anni a venire
Molte aziende cinesi si sono già mosse dalla risposta alla crisi alla pianificazione post ripresa. La digitalizzazione su vasta scala è in prima linea in molti di questi piani, tenendo conto dei produttori in tutti gli ambiti.
Il presidente di IHL Group Greg Buzek si aspetta che l’attuale crisi porti a un incremento degli investimenti in tecnologie omnichannel: “Secondo la nostra visione le tendenze a ottimizzare il Click & Collect e le consegne raddoppierà i precedenti investimenti come conseguenza del fatto che le persone eviteranno le folle per i prossimi 90 giorni”.
Da tutti questi esempi possiamo prevedere che il digitale nel commercio al dettaglio crescerà ad una velocità avanzata rispetto alle previsioni passate. Nonostante sia un momento difficile per il mondo, è provato che l’e-commerce sia resistente e in grado di sopperire alle grandi richieste. Questo è un grande passo avanti per gli obiettivi a lungo termine della digitalizzazione della nostra società.
L’eCommerce risponde alla chiamata
Nel nostro motto noi di Divante diciamo: “Crediamo che una migliore tecnologia e-commerce possa aiutare a dar forma e migliorare il mondo del futuro.” Questo tipo di affermazione viene visto come un’iperbole o semplicemente un vivido slogan di marketing. Noi, invece, abbiamo sempre creduto fosse la verità.
Al nostro summit invernale ho anche parlato della volontà di avere un’influenza positiva sul mondo. Durante questi momenti difficili sono orgoglioso di vedere come l’e-commerce stia attualmente risolvendo diversi problemi in tempo reale e stia potenzialmente salvando la vita delle persone in tutto il mondo. Questa è la prova che il credo che abbiamo espresso nella nostra mission è ben riposto. L’e-commerce è forte e in grado di sopperire alle grandi richieste e questo dovrebbe dare a chiunque sia in affari parecchia motivazione nel trovare risposte al problema attuale e quindi pianificare il futuro.
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